La Fondazione che ha aperto i battenti alla città, attraverso le parole di Alberto Masotti, lancia il chiaro messaggio che solo apportando cambiamenti tecnologici e produttivi ci si può rinnovare, infatti in questo edificio la tecnologia impara a dialogare con la tradizione.
Le fondamenta di FRI si basano su ben tre pilastri.
Primo: l’archivio della Fondazione dove si conservano il fondo di disegni di textile design, acquistato insieme alla biblioteca di settore di oltre 5000 volumi, nonchè la donazione relativa al marchio bolognese Emmanuel Schvili. Un patrimonio a servizio di tutta la collettività.
Secondo: la Fondazione ha stilato con l’Università di Bologna un’importante convenzione che ha dato vita al Master in Design and Technology for Fashion Communication.
Terzo: il Punto Innovazione che attraverso M-IMPRESSION Srl predispone un punto d’incontro e di scambio a supporto delle aziende volta a facilitare la digitalizzazione dei processi di filiera al fine di contribuire all’innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese sulla strada della rivoluzione 4.0
FRI un incubatore di idee e luogo di aggregazione e formazione culturale.
Il futuro è digitalizzazione e smaterializzazione. Fashion week e fiere di settore potrebbero dotarsi della passerella multimediale per mantenere costi e impatto ambientale e i Brand emergenti potrebbero farsi conoscere più facilmente in mercati nuovi e difficilmente raggiungibili.