Dal 23 al 26 Gennaio 2020, Roma quattro giornate di creatività e made in Italy in occasione di Altaroma, 56 Designer ospiti di Showcase e tre incontri rivolti alle nuove realtà della moda.
Ma tra gli eventi in town più attesi della Haute Couture capitolina e sui quali non posso non aggiornarvi vi segnalo i seguenti:
Creative District – MADE in Ungheria giovedì 23 gennaio che ha presentato quattro stiliste ungheresi a Palazzo Falconieri.
Atelier Giada Curti venerdì 24 gennaio con la nuova collezione di Haute Couture SS2020 ispirata all’Indocina al St. Regis Roma.
Gian Paolo Zuccarello Couture domenica 26 gennaio con “a’ marquisa” la sua “prima” personale collezione di Haute Couture SS2020 a Nazionale Spazio Eventi.
Ma entriamo più nel dettaglio…

“Creative District” il progetto ideato da Antonio Falanga e Grazia Marino, prodotto e organizzato da Spazio Margutta e giunto alla quinta edizione, in occasione di Altaroma in town ha presentato quattro fra le principali realtà imprenditoriali e creative del sistema moda ungherese: Szilas Rita, Pakame’, Orovica e Antony Design che hanno sfilato con le loro creazioni nel prestigioso Palazzo Falconieri in Via Giulia, 1 – sede dell’Istituto Balassi – Accademia d’Ungheria in Roma.
Un “format” punto di riferimento per la ricerca stilistica, l’innovazione dei materiali, la tradizione sartoriale e trampolino di lancio per stilisti e fashion designer italiani che quest’anno ha puntato all’internazionalizzazione grazie alla collaborazione intrapresa con l’Ambasciata d’Ungheria in Italia e la Camera di Commercio e dell’industria di Budapest.

Giada Curti, in una location da sogno quale il The St. Regis Rome, ha presentato la sua nuova collezione SS2020.
Suggestioni dall’estremo Oriente e antichi simboli della tradizione asiatica si legano ai moderni outfits di questa collezione, che richiama una femminilità ispirata alla seduzione delle geishe, al loro stile e alle loro atmosfere.
Le infinite sfumature dei sentimenti delle donne vengono lette con legame di continuità tra Cina e Giappone, quindi trasmesse in un equilibrio di forme, tagli e proporzioni.
Ramage, bouquet floreali e pattern irreali. Nappe, raso e cordini che abbracciano la filosofia orientale.
Protagonisti indiscussi: i tessuti impalpabili, come i gazar e le sete, le paillettes, le cinture orientali e i tocchi di nero che sembrano voler trovare un equilibrio tra Ying e Yang.
Torna così l’idea di un’eleganza senza limiti di tempo e spazio, che viene unita alle forme essenziali della nostra contemporaneità.

In chiusura di Altaroma, il 26 gennaio 2020, un vero trionfo il debutto dello stilista siciliano Gian Paolo Zuccarello.
Spazio Nazionale Eventi ha ospitato la prima collezione SS2020 di Haute Couture di Zuccarello con trentuno creazioni sartoriali ispirate all’esaltazione della femminilità della Belle Époque, quel breve periodo di ottimismo e libertà che si dissolse con la Prima Guerra Mondiale.
Il dialogo onirico fra la Divina Marchesa Casati di Milano e Franca Florio detta la regina di Palermo, è stato il filo conduttore della Collezione “à Marchisa” dello stilista.
Volumi esagerati, adornati da ricami a telaio a filo a pietre, cristalli, perle e piume, che vanno dal rigore del tailleur da giorno alle camicie importanti su pantaloni smoking, da abiti corti seducenti e femminili ad abiti lungi che avvolgono il corpo in trasparenze e asimmetrie, per poi esplodere in un gioco di forme e volumi per la Bonne SOIRÈÈ.
Stile Liberty e atmosfere di fine ‘800, anche per Gaia Caramazza gioielli che ha realizzato per Gian Paolo lunghi fili di perle, intrecci e forme ricercate che donano alla silhouette una femminilità esplicita, libera ed un’eleganza eterna.
“Una scelta mirata, dichiara Gian paolo Zuccarello, perché sono convinto che non può l’età, la taglia, le rughe cancellare la bellezza delle donne, per loro creerò sempre abiti da sogno che sanno cancellare gli ineludibili effetti del tempo”.
Che dire, una kermesse capitolina di alta moda alla quale non si poteva mancare.
Press Office Spazio Margutta
Antonio Falanga – Grazia Marino