A seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 i confini tra fisico e digitale si assottiglieranno sempre di più.
In questa nuova era di incontri digitali e’ stato un piacere oggi 28/5 partecipare alla videoconferenza “ Utopia vs Distopia “ organizzata dalla sezione Moda dell’ Istituto Aldrovandi Rubbiani di Bologna.
Mood: la tecnologia indossabile ed il relativo rapporto tra moda e tecnica.
Sono state infatti messe in evidenza la connessione del lavoro sartoriale con il lavoro digitale, la sperimentazione di nuovi materiali e le nuove frontiere del wearable, ripercorrendo il triennio 2016 – 2018 attraverso le immagini delle sfilate “Cyber Fashion” del 2016, “Technology & Vintage” del 2017 e “We-AR-able tech” evento del 2018 durante il quale sono stati realizzati accessori moda con la stampante 3D.
Tra i relatori e’ stato una piacevole sorpresa vedere Alessandra Perlino e Serena Taglioli, ex alunne dell’Istituto, fondatrici della start-up Dress Coders (https://dresscoders.it/) che utilizzano fibre ottiche e materiale plastico luminoso per i ricami su tessuti e non solo.
Orecchini e bracciali fanno parte della loro produzione ma spaziano anche
su installazioni per interior design enfatizzando con i led i dettagli dell’arredo mento e dei quadri.
Disponibili anche ad un servizio di personalizzazione, che ho potuto apprezzare e sperimentare in occasione di Altaroma gennaio 2020 quando hanno ricamato le mie iniziali sulla giacca con i led.
Ricordando le tre R, riciclo, recupero, risparmio possiamo considerare la tecnologia indossabile come “valore aggiunto” per l’abbigliamento, in un mondo non più distopico, ma fortemente e positivamente rivolto verso nuove realtà.